Definizione
II russare può definirsi come il respiro rumoroso ed aspro durante il sonno, determinato da vibrazioni dell’ugola e del palato molle.
Il russare può essere favorito dalla presenza di ostruzione delle prime vie aeree, di tipo transitorio (secrezioni stagnanti nel rinofaringe o nelle alte vie respiratorie) od anatomico; in generale il russare di un soggetto non ingenera allarme, ma la recente osservazione di una aumentata morbilità e mortalità in tutte le fasce di età durante il sonno rende necessario distinguere fra situazioni para-fisiologiche e condizioni morbose legate a gravi disfunzioni della regolazione del centro del respiro.

Respiro stertoroso ostruttivo
È il russare regolare ed intermittente senza alterazioni patologiche del respiro ed in assenza di patologia cardiocircolatoria. Il 20% della popolazione con più di 45 anni presenta ronchi nel sonno.
Cause comuni:
– secrezioni stagnanti nel rinofaringe o in sede tracheobronchiale alta;
– condizioni favorenti anatomo-funzionali: ipertrofia dei turbinati, polipi nasali; macroglossia; ipertrofia dell’ugola e/o del palato molle; ipertrofia delle tonsille faringee; anomalie ossee del massiccio faciale e mandibolare;
– disfunzione motoria palatina.

Sindrome da apnea da sonno

Compare maggiormente negli uomini di mezz’età, con incidenza del 2-4%, specie nei soggetti ipertesi, obesi, con broncopneumopatia ostruttiva grave o cuore polmonare cronico; si presenta con pause anomale del respiro durante il sonno, alternate a respiro soffiante o stertoroso. Si registra una caduta dell’ ossigeno nel sangue e ciò determina frequenti risvegli ed irrequietezza motoria. Sono a rischio di morte improvvisa i soggetti con >20 apnee/ora.
Nell’ambito di questa sindrome distinguiamo:
a. apnea ostruttiva: esistono deterioramento ed incoordinazione dell’attività motoria della muscolatura respiratoria inferiore e superiore.
b. apnea centrale del sonno: interruzione intermittente dell’attività motoria respiratoria, da mancata stimolazione centrale;
c. apnea mista: combinazione delle due precedenti.

Sintomi e segni.
Ronchi stertorosi (100%), irrequietezza motoria nel sonno, ipersonnia, umore depressivo, cefalea al risveglio, calo della libido.

Diagnosi
La diagnosi richiede il ricovero in centri pneumologici specializzati ed attrezzati per la registrazione del tracciato respiratorio nel sonno (polisonnografia).

Terapia
Misure preventive: astinenza da alcol e da benzodiazepine ed altri farmaci che riducano l’attività del centro del respiro; diminuzione del peso corporeo; sonno con la testata del letto sollevata.
Doxofillina, 200-400 mg alla sera. L’ossigenoterapia richiede attenzione, perché può peggiorare l’ipercapnia, si preferisce la respirazione nasale positiva ad alta pressione (attraverso una maschera nasale si determina una pressione di 5-20 cm H2O nelle vie respiratorie, in modo da mantenere pervia la laringe).

Torna alla pagina Otorinolaringoiatria

Leave a reply